Il diabete può colpire chiunque?
Abbiamo tutti sentito parlare spesso di diabete e dei problemi che causa alle persone che devono affrontarlo, questo perché si tratta di una malattia molto diffusa a livello mondiale e quindi la possibilità di conoscere qualcuno che deve tenerla sotto controllo sono elevate. L’Istituto Superiore di Sanità definisce il diabete come “ una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia) e dovuta a un’alterata quantità o funzione dell’insulina”.
In questo articolo proveremo a capire di cosa si tratta e, soprattutto, se possa colpire chiunque o se esistono persone più esposte di altre al rischio di essere colpite. Continua a leggere il testo per avere una panoramica più chiara di questo fenomeno e capire una volta per tutte in che modo agisce e quali sono i possibili rimedi.
Cos’è il diabete
Bisogna prima di tutto fare chiarezza su cosa sia il diabete. Si tratta di una malattia cronica caratterizzata da elevati livelli di zucchero (glucosio) nel sangue. Questo avviene perché non viene prodotta dal pancreas una quantità sufficiente di insulina, l’ormone che regola il glucosio, o perché il corpo non utilizza l’insulina in modo sufficientemente efficace. Esistono due principali tipi di diabete: il tipo 1, causato dalla distruzione autoimmune delle cellule pancreatiche produttrici di insulina, e il tipo 2, spesso legato a stili di vita non salutari e obesità, dove l’insulina non è utilizzata correttamente. Senza trattamento, il diabete può causare gravi complicanze, come malattie cardiovascolari, neuropatie e problemi renali.
I due principali tipi di diabete
Vediamo ora più nel dettaglio i due tipi di diabete descritti nel paragrafo precedente:
- Diabete di tipo 1: Si verifica quando il sistema immunitario attacca le cellule del pancreas che producono insulina, un ormone essenziale per l’utilizzo del glucosio da parte delle cellule. Questa forma di diabete si manifesta solitamente in età giovanile e richiede l’uso quotidiano di insulina.
- Diabete di tipo 2: È la forma più comune e si verifica quando l’organismo diventa resistente all’insulina o non ne produce a sufficienza. Questo tipo di diabete è spesso associato a fattori di rischio come l’obesità e la sedentarietà.
Quindi, se per il primo tipo di diabete la comparsa non dipende da noi, nel secondo caso esso scaturisce proprio dal nostro stile di vita, dalle nostre abitudini e da alcuni fattori che possono rappresentare un campanello d’allarme.
I fattori di rischio
È doveroso sottolineare quindi che questa malattia può svilupparsi in chiunque, indipendentemente dall’età, dal sesso o dall’etnia se non si fa attenzione e se si ignorano alcuni segnali che potrebbero, in alcuni casi, essere dei premonitori per la malattia. I principali fattori di rischio includono:
- Sovrappeso e obesità: L’eccesso di peso è uno dei principali fattori di rischio per il diabete di tipo 2.
- Sedentarietà: La mancanza di attività fisica contribuisce all’insulino-resistenza, un meccanismo alla base del diabete di tipo 2.
- Alimentazione scorretta: Un’alimentazione ricca di zuccheri raffinati e grassi saturi aumenta il rischio di sviluppare il diabete.
- Età: Il rischio aumenta con l’avanzare dell’età, soprattutto dopo i 45 anni.
- Storia familiare: Avere familiari con il diabete aumenta la predisposizione genetica.
- Condizioni mediche: Alcune condizioni come l’ipertensione, il colesterolo alto e la sindrome dell’ovaio policistico possono aumentare il rischio.
Perciò, se pensate che uno o più di questi fattori facciano parte della vostra vita, prestate attenzione e sottoponetevi a un controllo per scongiurare il rischio del diabete.
Diabete gestazionale
Esiste anche il diabete gestazionale, che si sviluppa durante la gravidanza a causa di cambiamenti ormonali che influenzano la capacità del corpo di utilizzare l’insulina. Questa forma di diabete viene diagnosticata generalmente nel secondo o terzo trimestre e richiede un monitoraggio attento per proteggere la salute della madre e del bambino. Questa forma di diabete tende a svanire dopo il parto, con i livelli di zucchero nel sangue che spesso tornano alla normalità; ma le donne che hanno avuto il diabete gestazionale hanno un rischio maggiore di sviluppare il diabete di tipo 2 in futuro. Per ridurre questo rischio, è fondamentale adottare uno stile di vita sano, con una dieta equilibrata e attività fisica regolare.
Sintomi del diabete
Come si fa a capire di avere il diabete? Questa malattia presenta una serie di segnali che bisogna stare attenti a cogliere per scovarla, perché si tratta di conseguenze abbastanza normali, che potrebbero non essere associate immediatamente a questa condizione. I sintomi del diabete possono variare da persona a persona e possono includere:
- Aumento della sete e della fame: Il corpo cerca di compensare l’eccesso di zucchero nel sangue aumentando la sensazione di sete, mentre la fame cresce poiché le cellule non ricevono abbastanza energia.
- Minzione frequente, soprattutto di notte: L’eccesso di glucosio nel sangue spinge i reni a lavorare di più per eliminarlo, causando un aumento della produzione di urina.
- Perdita di peso inspiegabile: Nonostante l’aumento dell’appetito, il corpo può iniziare a consumare i propri grassi e muscoli come fonte di energia, portando a una perdita di peso rapida e non intenzionale.
- Lentezza di guarigione delle ferite: Il diabete può rallentare il processo di guarigione, poiché l’alto livello di zucchero nel sangue influisce negativamente sulla circolazione e sul sistema immunitario.
Se riconoscete uno o più di questi sintomi come qualcosa di presente nella vostra vita è bene verificare che non si tratti di diabete.
Come prevenire il diabete
Sebbene alcuni fattori di rischio siano genetici e non modificabili, è possibile ridurre il rischio di sviluppare il diabete adottando uno stile di vita sano:
- Mantenere un peso sano: Avere un peso-forma nella media riduce la pressione sui sistemi del corpo, diminuendo il rischio di insulino-resistenza e, quindi, di diabete.
- Fare attività fisica regolarmente: L’esercizio fisico migliora la sensibilità all’insulina, aiuta a controllare il peso e riduce i livelli di zucchero nel sangue.
- Seguire una dieta equilibrata: Una dieta ricca di fibre, frutta, verdura e povera di zuccheri raffinati aiuta a mantenere stabili i livelli di glucosio nel sangue.
- Monitorare regolarmente i livelli di zucchero nel sangue: Controlli regolari permettono di identificare eventuali alterazioni precocemente, facilitando l’adozione di misure preventive.
Questi accorgimenti non azzereranno il rischio di diabete, ma contribuiranno ad abbassarlo notevolmente, permettendovi di stare più tranquilli riguardo alla sua presenza all’interno del vostro organismo.
Tenere sotto controllo il diabete
Quindi, la risposta alla domanda che ci siamo posti all’inizio dell’articolo è: sì, Il diabete può colpire chiunque, ma adottando uno stile di vita sano e tenendo sotto controllo i fattori di rischio è possibile prevenire o ritardare l’insorgenza della malattia. Sta a noi, quindi, fare tutto il possibile per evitare di finire in questa condizione, almeno per quanto riguarda il diabete di tipo due.
Non perdere tempo: il diabete va affrontato il più tempestivamente possibile, per impedirgli di danneggiare il nostro corpo in modo anche grave. Se sospetti di avere il diabete, è importante consultare il tuo medico per una diagnosi e un trattamento adeguati. Contrastare il diabete è possibile grazie a cure adeguate e monitoraggio che comprende esami e visite regolari.
Non sottovalutare il diabete.